La panella è sinonimo di Palermo. E’ tra i cibi più iconici della nostra amata Sicilia. Un pasto povero ma ricchissimo. Ricco di storia, di sapori e di cultura. Le prime panelle ante litteram le fecero i romani e i greci. Furono probabilmente poi gli Angioini nel Medioevo a fare la panella cosi come la mangiamo oggi. Un piatto che nonostante la sua semplicità, era amatissimo nei banchetti di corte. A Palermo in diversi angoli delle strade si trovano “i panellari” che vendono il classico panino panelle e cazzilli… Una vera esplosione di bontà. Mi raccomando, non buttate via nulla. Ciò che resta attaccato alla pentola, si raccoglie, si fa a forma ci crocchetta e si frigge, dando vita alla meravigliosa “rascatura”…
Mettere metà dell’acqua in un pentola antiaderente, quindi con un setaccio aggiungere la farina e mescolare con una frusta, per evitare grumi.
(Potete aiutarvi con un mixer se avete difficoltà).
Aggiungere l’altra acqua e continuare a mescolare fino a raggiungere un impasto corposo e senza grumi.
Aggiustare con un po’ di sale e prezzemolo tritato, quindi deporre subito in una teglia unta d’olio, spianare e livellare e mettere in frigo.
Io le faccio freddare per essere sicura che non si sfaldino in cottura.
Dopodichè tagliarle nella forma che si preferisce e cuocere in olio di semi ben caldo.