I carciofi a viddanedda, sono un cibo del ricordo. Li ho sempre mangiati fin da bambina. Era uno dei modi più semplici e gustosi di cucinare il carciofo, che a casa mia era una costante per tutto il periodo in cui si produceva (specialmente in primavera). Io li ho conditi con tanto pangrattato, ma voi se non lo amate, potete anche diminuirlo o ometterlo. Vi assicuro che sono una vera sorpresa.
– 8 carciofi
– Un mazzetto di prezzemolo
– 100 gr di pangrattato
– 4 acciughe
– 2 spicchi d’aglio
– Olio extravergine d’oliva
– Sale e pepe q.b.
Primo sale o tuma a dadini
Lavare i carciofi e privarli delle foglie più dure e dei gambi. Batterli un po’ e allargare e eliminare la barbetta all’interno. Mettere in acqua e limone per evitare che anneriscano.
Tostare il pangrattato, aggiungere il prezzemolo tritato, aglio a pezzettini, acciughe e un pizzico di sale.
Riempire i carciofi con il composto ottenuto e aggiungere dadini di formaggio. Disporli in piedi tagliando i gambi in un tegame con acqua ed olio e cuocere con coperchio a fiamma leggere per almeno 30/40 minuti. Cuocere anche i gambi.
Aggiungere un filo d’olio e servire