Quanto amore c’è dentro questa pasta. C’è l’amore per le proprie origini, per le tradizioni, per i sapori della propria Terra. Un piatto poverissimo ma ricco allo stesso tempo. E non di ingredienti ma di grandi significati. Un primo gustosissimo, facile da realizzare. Un piatto che ha radici antiche, che i nostri antenati, nel momento doloroso di lasciare la loro amata Sicilia per cercare fortuna al Nord, si portavano nelle loro valigie attraverso degli ingredienti, che per loro fortuna erano a lunga conservazione. E cosi si sentivano meno soli…
Per 4 persone
300 grammi di pasta tipo Bucatini
150 grammi di concentrato di pomodoro
8 acciughe salate
mezza cipolla
uno spicchio d’aglio
100 grammi pangrattato
passolina q.b.
pinoli q.b.
olio extra vergine d’oliva q.b.
sale e pepe q.b.
Soffriggete la cipolla tritata finemente in una padella con l’olio d’oliva, quindi unite l’aglio leggermente schiacciato e i filetti di acciuga.
Unite il concentrato di pomodoro, un bicchiere di acqua calda e mescolate. Aggiungete la passolina, precedentemente ammollata in acqua e i pinoli.
Salate (poco) e aggiungete un po’ di pepe e cuocete per circa quindici minuti, fino a quando il sugo sarà abbastanza denso.
Nel frattempo preparate la “muddica atturrata” (pangrattato tostato): versate un po’ d’olio in padella, versatevi il pangrattato e lasciatelo dorare sul fuoco.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, appena pronta, maneggiate in padella con il condimento. Servite con abbondante muddica atturrata.